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Politica
Gas russo, "Draghi sta pagando in rubli? Il governo dica la verità"

Intervista di Affaritaliani.it a Raphael Raduzzi, deputato di Alternativa e membro della Commissione Bilancio della Camera

 

La Russia ha annunciato lo stop al gas per Polonia e Bulgaria, che non hanno accettato il pagamento in rubli. L’Italia rischia di essere la prossima?
Bisogna chiederlo al Governo Draghi e a chi lo sostiene, quindi Conte, Speranza, Salvini, Letta e Berlusconi. Sono loro che hanno in mano il destino dell’Italia. Sarebbe interessante sapere se il Governo italiano non stia già pagando il gas russo in rubli o come riportano alcune agenzie stampa internazionali si stia preparando a farlo. Se rifiuteranno il pagamento del gas secondo il sistema ideato dal Cremlino rischiamo di andare incontro a una catastrofe economica, con migliaia di imprese costrette a fermarsi e milioni di lavoratori in cassa integrazione.

Il Ministro dell’Economia tedesco ha paventato il rischio di un crollo del 5 per cento del PIL tedesco, è credibile?
Assolutamente sì. Germania e Italia sono Paesi con settori manifatturieri che pesano tanto e le nostre industrie dipendono fortemente dal gas russo. Non possiamo permetterci un blocco dell’import. Le stime del Ministro tedesco sono credibili e rendono bene l’idea della montagna di falsità scritte nero su bianco dal Governo Draghi nel DEF di aprile, dove si stimava una crescita positiva anche in caso di blocco agli acquisti di energia dalla Russia. Una presa in giro in piena regola a cui Salvini e Conte hanno avuto il coraggio di esprimere il proprio voto favorevole.

Che cosa chiede Alternativa al Governo?
Pretendiamo che Draghi, Di Maio e Cingolani vengano in Aula e forniscano immediate spiegazioni circa i rischi che il nostro Paese sta correndo. Inoltre, il Governo non può in alcun modo assumersi l’onere di procedere a un blocco del gas russo senza un mandato del Parlamento. Gli italiani hanno già pagato abbastanza. A quel punto vedremo chi tra i parlamentari di 5Stelle e Lega avrà il coraggio di assumersi la responsabilità di una decisione che porterebbe l’Italia alla catastrofe. Quanto fatto finora dal Governo è insufficiente, la tassa sugli extraprofitti è stata concepita in modo da essere facilmente aggirabile, e il DEF approvato ha di fatto precluso la possibilità di qualsiasi scostamento di bilancio, che noi di Alternativa chiediamo a gran voce da mesi.

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