Cronache
Trieste, killer non processabile. La strage in questura resta impunita

Una nuova perizia ribalta il caso: il cittadino dominiciano che ha ucciso due poliziotti nel 2019 "non è capace di volere"
Poliziotti uccisi: perizia, Meran processabile ma non imputabile
Alejandro Augusto Stephan Meran, il cittadino dominicano che ha ucciso i poliziotti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego nel corso di una sparatoria avvenuta all'interno della Questura a Trieste il 4 ottobre 2019, è processabile ma non imputabile. E' questo l'esito, come riporta il quotidiano Il Piccolo di Trieste, a cui giunge la perizia psichiatrica disposta dalla Corte d'Assise di Trieste e sulla quale la stessa Corte si pronuncerà nel corso della prossima udienza fissata per il 14 marzo prossimo.
Una prima perizia psichiatrica su Meran era stata disposta durante l'incidente probatorio nella fase delle indagini preliminari e aveva stabilito la parziale incapacità del giovane. Nel corso del processo in Corte d'Assise i legali difensori, Alice e Paolo Bevilacqua, ne avevano chiesto, e ottenuto, la rinnovazione.
La nuova perizia è firmata da Stefano Ferracuti, professore di Psicologia clinica alla Sapienza di Roma e sostiene come la "condotta costituente reato è stata attuata all'interno di una condizione mentale caratterizzata da un delirio persecutorio, di pregiudizio e di onnipotenza, ponendosi in nesso di causalità diretto con la patologia psicotica in atto e tale da escludere totalmente la capacità di volere".