A- A+
Economia
Fed perde la pazienza con l'inflazione: Powell costretto a diventare più falco

Guerra Russia Ucraina e inflazione, per la prima volta da dicembre 2018 la Fed aumenta i tassi d'interesse di 25 punti 

Per la prima volta da dicembre 2018, il Federal Open Market Committee (Fomc) ha votato per aumentare il range del tasso target dei Fed Funds di un quarto di punto, tra lo 0,25% - 0,50% e ha chiarito che ulteriori aumenti sarebbero appropriati per contenere l'inflazione. 
 
In particolare, le dichiarazioni in cui si sottolineava la minaccia del Covid alle prospettive economiche sono state sostituite con un testo con toni più preoccupanti per gli effetti immediati dell’invasione russa in Ucraina, con riferimento all’aumento dei prezzi e all’indebolimento della domanda. Mentre l'escalation delle tensioni geopolitiche oltreoceano aumenta l'incertezza, la Fed è chiaramente fiduciosa per quel che riguarda le prospettive economiche, ma a disagio con l'inflazione.

In generale, la dichiarazione sottolinea come il comitato preveda la riduzione del proprio bilancio di 9.000 miliardi di dollari "in una prossima riunione". Riteniamo che il comitato annuncerà un percorso volto alla riduzione delle proprie disponibilità di bilancio prima di quanto inizialmente previsto, probabilmente in occasione della riunione di maggio, e inizierà il roll-off dei suoi asset a maggio o giugno. 

La Fed ha fornito una forward guidance più restrittiva relativa alla propria politica attraverso il riassunto aggiornato delle proiezioni economiche e il dot plot mediano. Il Pil reale è stato declassato materialmente dal 4,0% al 2,8% su base annuale nel quarto trimestre del 2022, in parte a causa dell'invasione russa dell'Ucraina che ha ridotto l'attività economica. Detto questo, il suo impatto dovrebbe essere di breve durata, dato che non sono state apportate modifiche ai suoi obiettivi di Pil su 2023 e 2024, rispettivamente pari al 2,2 e al 2,0%
 
Non sorprende che l'inflazione core e headline siano state riviste nettamente al rialzo dell'1,4% e dell'1,7%, rispettivamente al 4,1% e al 4,3% a/a nel 2022, riflettendo in gran parte il balzo dei prezzi dell'energia e dei generi alimentari dovuto alle tensioni geopolitiche, ma anche le pressioni più ampie sui prezzi che persistono nel paniere dell'inflazione core.

È interessante notare che il comitato non ha apportato modifiche alle proprie previsioni sul tasso di disoccupazione, al di fuori di un aumento dello 0,1% nel 2024. In effetti, i membri del comitato considerano il mercato del lavoro incredibilmente “tirato”, e quindi l'obiettivo principale dovrebbe essere un raffreddamento dell'inflazione per promuovere una lunga espansione. 
 
Per quanto riguarda le prospettive sui tassi di interesse, il membro mediano del Fomc con diritto di voto si aspetta ora sette rialzi quest'anno, alzando l'intervallo target all'1,75-2% entro fine anno, un punto percentuale in più rispetto alla riunione di dicembre. Inoltre, per il prossimo anno sono previsti altri quattro rialzi, segnalando di conseguenza che i tassi a breve potrebbero porre fine a questo ciclo di rialzo al di sopra della proiezione di lungo periodo del comitato o del tasso neutrale percepito del 2,4%, una chiara indicazione che il caso base del comitato è per un'inflazione persistente che potrebbe non essere sedata fino a quando i tassi non saranno restrittivi.   
  
Nel complesso, la comunicazione della Fed ha avuto un tono molto hawkish. I rendimenti sono aumentati dopo l'annuncio, con i tassi a 2 e 10 anni in rialzo rispettivamente di 12 bps e 6 bps. Le azioni hanno registrato inizialmente un sell-off, prima di recuperare leggermente. In vista della riunione, i mercati stavano comunque già scontando 6-7 rialzi dei tassi da parte della Fed quest'anno e di conseguenza le condizioni finanziarie si erano già inasprite. Guardando al futuro, i mercati potrebbero benissimo determinare l'azione della Fed nei prossimi mesi. In altre parole, ciò che è appetibile per i mercati, sarà tenuto in considerazione dalla Fed.   

Commento a cura di Karen Ward, Chief Market Strategist per la regione EMEA di J.P. Morgan AM. 

fed powell jp morganKaren Ward, Chief Market Strategist per la regione EMEA di J.P. Morgan AM 
 


Leggi anche: 

" Guerra Russia Ucraina, aggiornamenti in diretta: disgelo. "Intesa possibile"
Caccia agli oligarchi: nel mirino la villa di Valentina Matvienko a Pesaro
Bomba atomica su Milano: 2,7 milioni di morti. La simulazione
Berlusconi, matrimonio? Si unirà a Marta Fascina. Salvini-Meloni non invitati
Forza Italia, che faranno Brunetta, Carfagna e Gelmini? Tra indizi e rumor
Giappone: terremoto magnitudo 7.3 nel nord-est, allarme tsunami a Fukushima
Jet da addestramento precipita nel Lecchese: morto il pilota. VIDEO
Intesa Sanpaolo, esposizione verso Russia-Ucraina pari a € 5,1 mld
Zurich, la fiducia nei dipendenti è la base del modello di lavoro agile
Pesaro Capitale italiana della cultura 2024: 1 milione di euro per il progetto
Commenti
    Tags:
    fedinflazionepowell




    
    in evidenza
    Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi

    Guarda le immagini

    Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi


    motori
    Citroën inaugura a Parigi “Le Chëvron” per presentate la nuova e-C3

    Citroën inaugura a Parigi “Le Chëvron” per presentate la nuova e-C3

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.